Cos'è vincent gigante?
Vincent "The Chin" Gigante
Vincent Gigante, soprannominato "The Chin" (il mento), è stato un potente e controverso boss della famiglia%20Genovese, una delle "Cinque Famiglie" della mafia newyorkese. È noto per aver finto una malattia mentale per decenni al fine di evitare il perseguimento penale, una strategia che gli ha valso una reputazione enigmatica e la longevità nel mondo criminale.
Attività criminali:
- Ascesa: Gigante iniziò la sua carriera criminale come pugile e successivamente divenne un picchiatore e un esattore per Vito Genovese.
- Tentativo di omicidio di Frank Costello: Nel 1957, Gigante tentò di assassinare Frank%20Costello, allora boss della famiglia Genovese, su ordine di Genovese stesso. Costello sopravvisse all'attentato, e Gigante fu arrestato, ma l'accusa fu ridotta a minore entità.
- Boss della famiglia Genovese: Dopo l'incarcerazione di Vito Genovese, Gigante salì gradualmente al potere, diventando de facto il capo della famiglia negli anni '80 e ufficialmente il boss nel 1981. Si distinse per la sua leadership elusiva e la sua avversione per la tecnologia, preferendo comunicare tramite messaggeri.
- Accuse e processi: Negli anni '90, Gigante fu incriminato in diverse occasioni per racket, estorsione e omicidio.
Finta malattia mentale:
- Strategia difensiva: Per decenni, Gigante finse di soffrire di disturbi mentali, vagando in pigiama per le strade del Greenwich Village e balbettando senza senso. Questa strategia permise ai suoi avvocati di sostenere che non era mentalmente in grado di affrontare un processo.
- Diagnosi mediche: Numerosi psichiatri lo diagnosticarono con schizofrenia e demenza. Tuttavia, l'FBI e molti membri della mafia sospettavano che fosse una farsa.
- Rivelazione: Nel 2003, Gigante ammise finalmente di aver finto la malattia mentale per evitare il perseguimento penale.
Condanna e morte:
- Condanna: Dopo la sua confessione, Gigante fu condannato per racket e cospirazione.
- Morte: Morì in prigione nel 2005 all'età di 77 anni.
L'eredità di Gigante è quella di un boss mafioso astuto e manipolatore che quasi riuscì a sfuggire alla giustizia attraverso un elaborato stratagemma. Il suo caso solleva importanti questioni sulla capacità del sistema giudiziario di affrontare la finta infermità mentale e sulla difficoltà di perseguire i boss della mafia che operano dietro le quinte. Il suo personaggio ha ispirato film e libri sulla mafia, diventando una figura leggendaria nel crimine organizzato.